L’uso di seme da razze da carne nelle mandrie da latte sta diventando una strategia diffusa in tutto il mondo per valorizzare i vitelli non destinati alla rimonta. La sua efficacia economica dipende da molteplici fattori: fertilità della mandria, prezzo dei vitelli incrociati, costo dei diversi tipi di seme, bilancio tra esigenze di rimonta e produzione commerciale. Questo studio, pubblicato su JDS Communications, ha simulato scenari reali di gestione aziendale per quantificare il valore economico netto (ICOSC) dell’adozione dell’incrocio. Il lavoro evidenzia quando e come l’uso di seme da carne può trasformarsi in un vantaggio tangibile per le aziende da latte, a condizione che la fertilità sia sotto controllo e la gestione della rimonta ben pianificata.