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BBE BoscoBioEnergy e 2G. Biogas, una storia esemplare

50 mc di reflui trattati ogni giorno, 10 aziende zootecniche coinvolte, un impianto biogas comune, rimozione dell’azoto dal digestato, recupero del calore prodotto con il riscaldamento della piscina comunale. Una collaborazione che ha portato vantaggi a tutti. La vicenda della BBE BoscoBioEnergy di Bosco Chiesanuova (Verona) è decisamente una storia esemplare.

 

Azienda Boscobioenergy

 

Ripercorrendo a ritroso la storia recente delle bionergie non si può non notare, infatti, che, riguardo al biogas, la questione non sempre ha funzionato come era lecito attendersi. Quella che doveva essere soprattutto una possibilità per piccole e medie aziende agricole di ottimizzare la gestione dei reflui e integrare il reddito è diventata spesso una comoda autostrada per impianti di grandi dimensioni e potenze, nei quali l’impronta agricola è stata superata ampiamente da quella finanziaria. Non senza problemi, anche gravi, che non hanno tardato a manifestarsi: potenze installate nettamente al di sopra della biomassa aziendale prodotta, con necessità di rivolgersi sul mercato per quantitativi importanti, con prezzi che – data la richiesta – hanno cominciato a salire, allontanandosi da quelli ipotizzati nei business plan in fase di progetto; concentrazione di impianti in aree ristrette, con competizione serrata nell’uso della terra (sia per produrre colture energetiche che per distribuire il digestato a fine ciclo) tra aziende zootecniche e aziende energetiche, con prezzi schizzati alle stelle; qualche problema tecnico e qualche fermo impianto imprevisto legato a gestioni non troppo ortodosse delle biomasse, soprattutto in termini di costanza e omogeneità di alimentazione.

 

Insomma, la vicenda del biogas non è stata sempre un successo laddove ci si è fatti ingolosire da potenze eccessive e dalla possibilità di cambiare mestiere, passando da essere produttori di latte (o carne) a produttori di energia elettrica generosamente sovvenzionata.
Tutto ciò, ovviamente, non significa che non ci siano stati esempi, anche numerosi, dove l’inserimento del biogas ha permesso la messa a punto di filiere virtuose, capaci di far compiere importanti balzi in avanti in termini di redditività economica e sostenibilità ambientale e sociale.

BoscoBioEnergy, una storia esemplare

Un esempio eccellente in questo senso è quello della cooperativa BBE BoscoBioEnergy di Bosco Chiesanuova, paese montano sui monti Lessini in provincia di Verona. Questa cooperativa ha iniziato a produrre energia da poco più di tre anni e in questo periodo ha trattato tutti i reflui zootecnici prodotti dalle aziende socie. Fin qui niente di eccezionale, ma la cosa diventa estremamente interessante via via che si conoscono i vari dettagli.
In questa storia ci sono vari protagonisti...

 

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