Dopo la Francia, che ha introdotto l’etichettatura d’origine sperimentale per il latte e i prodotti lattiero-caseari con almeno il 50% di latte, e l’Italia, il cui obbligo d’indicazione scatterà dal prossimo 19 aprile, ora è la volta della Spagna.
Secondo il quotidiano El Pais, infatti, il ministero dell’Agricoltura sta ultimando un progetto di decreto reale, in base al quale diventerà obbligatorio inserire nell’etichetta del latte e dei prodotti lattiero-caseari il Paese in cui è stata prodotta la materia prima, come pure dove l’alimento è stato trasformato e confezionato.
L’obiettivo, come sempre, è duplice: informare il consumatore circa la provenienza e tentare di favorire l’acquisto di prodotti Made in Spain. L’obbligo di indicazione della provenienza della materia prima – secondo indiscrezioni - dovrebbe essere in vigore per un periodo di due anni per il latte confezionato e per tutti i prodotti derivati, mentre sarebbero esclusi quelli appartenenti alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche protette, che ovviamente hanno già la propria regolamentazione.
Anche il Portogallo sta studiando un provvedimento analogo, peraltro previsto dall’Unione europea. Le norme comunitarie in materia di indicazione del Paese di origine in etichetta stabiliscono per i prodotti lattiero-caseari la volontarietà di tali informazioni. Tuttavia, qualora l’omissione fosse causa di inganno per il consumatore, la norma consentirebbe agli Stati Membri di prevedere l’obbligatorietà del provvedimento.
La Spagna ha una produzione di sette milioni di tonnellate di latte e importa oltre due milioni di tonnellate tra latte e prodotti lattiero-caseari.
(Fieragricola-Veronafiere)